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Posts Tagged ‘gay’

Il DDL Cirinna’ per come lo avevamo visto nascere si e’ arenato. Penso che forse siamo stati troppo ingenui a pensare che avremmo ottenuto ‘tutto’.

Matteo Renzi ha deciso di giocare la carta della fiducia. Non credo che l’abbia fatto per noi. L’ha fatto per restare in linea con la sua lista di cose da fare…un altro obiettivo raggiunto ( per lui).

Sembra, ma non e’ ancora detto perche’ ci vorranno ancora diversi giorni, che porteremo a casa tutto…tranne l’equiparazione al matrimonio e la stepchild adoption.

Avremmo dovuto festeggiare eppure non ci riusciamo. Angelino Alfano con il suo 0,… ha provato a darci uno schiaffo e in qualche modo vi e’ riuscito.

L’aver stralciato la stepchiald adoption e’ stata la cosa peggiore che si potesse fare. Il tipo ( Angelino), dovendo cercare il plauso  di potenziali elettori e’ rimasto arroccato in una posizione retrograda e incivile. Questi bambini esistono, frequentano le nostre scuole, eppure noi gli stiamo dicendo che non esistono. Possiamo definirli ‘ i nuovi figli illegittimi’.

Io credo sia questo il nodo cruciale della nostra ‘non vittoria’. La manfrina dell’obbligo di fedelta’ e’ qualcosa che gli si ritorcera’ contro. Se desideravano allontanarci dalla possibilita’ di far famiglia e non solo coppia, sono cascati male, perche’ ad oggi una coppia etero ha come requisito per l’adozione l’esser sposati da almeno tre anni o dimostrare di dimostrare, se sposati da meno tempo, di aver convissuto per almeno 3 anni. Questo significa che la giurisprudenza potrebbe, in caso di mancanza di leggi a riguardo, aprire anche alle coppie omosessuali.

C’e’ da dire al tizio ( sempre Angelino) che abbiamo casi in Italia di affido per le coppie omosessuali.

Se esiste qualcosa davvero contronatura…questa cosa e’ lui e chi come lui pensa che l’amore abbia una e una sola forma. Le sue parole qualificano la sua cultura e il suo spessore morale. Fossi per la sua famiglia, mi vergognerei molto.

Ma andiamo oltre.

Io e Vera stiamo insieme da sei anni e, a parte un brevissimo periodo, non abbiamo mai avuto l’appoggio della sua famiglia. Vivo con l’angoscia che se dovesse succederle qualcosa, potrei dovermi sentire costretta ad entrare in ospedale con una Beretta. Vivo con l’angoscia che i nostri sacrifici economici vengano sperperati da chi ci ha sempre fatto soffrire.

Perdonatemi quindi se mi sento sollevata da questa legge. Perdonatemi se, appena possibile, mi uniro’civilmente alla mia Vera per poterci garantire delle tutele.

Mi sembra da folli dire che ‘piuttosto meglio niente’. E’ uno sputo in faccia a chi vive una situazione di precarieta’ da tutta la sua vita.

Di certo non dobbiamo e non possiamo fermarci, pero’ intanto io sorrido. Certo, capisco che le famiglie arcobaleno non hanno nulla da sorridere ed e’ per questo che non possiamo festeggiare.

Penso proprio a loro, alle F.A.: si sono esposte, hanno lottato, hanno spinto tantissimo. Io credo che sia grazie a loro che oggi abbiamo questa legge e loro invece non hanno nulla.

Per loro e con loro continueremo a lottare.

 

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Ho la gastrite. La causa di questa gastrite e’ la rabbia. La causa di questa rabbia e’ la mancata approvazione, ad oggi del DDL Cirinna’.

Ho seguito passo passo i deliri del Senato e penso che viviamo in un Paese governato da ignoranti e idioti.

I diritti di una minoranza ( e la parola minoranza, chiarisco, non e’ dispreggiativa) sono sottomessi ai giochi di partito.

Io dal PD non mi aspettavo grandi cose. Dai 5 stelle si. Avevano fatto un discorso molto chiaro: Noi siamo duri e puri e votiamo il DDL senza stralci, senza che venga svuotato. Noi lo vogliamo.

Poi piano piano hanno fatto dietro front. E non venite a dirmi che loro sono pronti a votare subito. E finiamola di dire che il canguro e’ l’autostrada verso la dittatura.

Il DDL aveva bisogno di essere votato. Bisognava abbassare le bandiere di partito e votare. Nessuna logica di partito, nessun giochino. Solo votare per far si che anche io mi senta una cittadina di seria A, con diritti e doveri e non solo con doveri.

Grazie a queste manovre sporche il DDL che gia’ non era il massimo, verra’ svuotato di qualcosa ( da vedere cosa). La colpa e’ un poco di tutti. Del PD, certo, dei 5S, ovvio, ma anche e soprattutto della comunita’ LGBT. Abbiamo dimostrato negli anni di essere frammentati e superficiali.

Da giorni chiedo alle pagine fb dei vari circoli arci di sicilia se si stanno muovendo nell’organizzazione di bus per la manifestazione del 5 a Roma.

In risposta ho ottenuto solo silenzi. A Palermo sono gia’ proiettati al Pride di Giugno.

Poi non lamentiamoci che ci danno il contentino…

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Da qualche giorno mi frullano per la testa parole. Un mix di parole cariche, profonde, anche un po’ arrabbiate. O forse amareggiate.

Non molti giorni fa una mia amica, una persona a cui voglio tanto bene, mi ha detto: ‘ e non dirmi, come fanno tanti, che quando c’è l’amore il sesso non conta!’ (facendo riferimento agli omosessuali, facendomi intendere che gli omosessuali pensano solo al sesso). Questa cosa, detta da lei, un po’ mi ha ferita.

A questa amica vorrei rispondere così:

Io e Vera abbiamo fatto 8 giorni di vacanza insieme. Abbiamo un concetto diverso di vacanza: per me significa ozio, per lei invece avere più tempo per fare le cose. Quindi io dormo quasi ininterrottamente e lei fa miliardi di cose.

Quest’anno ha cucinato sempre lei perchè, ha detto,  voleva che io riposassi. (saggia decisione). Io mi alzavo alle 10 e poi alle 14 massimo ero di nuovo abbioccata sul letto col ventilatore acceso. Quando mi svegliavo intorno alle 16.30 la trovavo li sul letto a leggere…e a guardarmi dormire. Dice che le piace molto vedermi sfatta sul letto, le faccio tenerezza. *_*

Intorno alle 17 si andava al mare…e si leggeva a voce alternata un libro fino al calar del sole. Ho trascorso tantissimo tempo a guardarla…mentre leggeva…bella…perfetta… ( per me, ovvio).

Abbiamo riso…fino quasi a far la pipì addosso… soffro il solletico e lei, spietata, lo sa. Mi piace stare sul letto, tra le sue braccia, mentre mi accarezza i capelli. E’ divino.

Cosa?? Il che? Ah il sesso…giusto… Il sesso è bello, ma ci sono gesti, respiri e profumi che sono più inebrianti del sesso. E questo è quello che vorrei spiegare alla mia amica. Il sesso è …non so…quel far l’amore strette strette è bellissimo, ma anche guardarla mentre fa le capriole in acqua con la maschera nuova che le ho regalato è bellissimo tanto quanto.

Ma adesso cambiamo discorso e parliamo di … si, oggi voglio parlare di VITA ARMONIOSA.

Giusto l’altro giorno dicevo a Vera che questa vita che noi conduciamo non è vita. Lavorare 14 ore al giorno, sempre di corsa, sempre stanchi e soprattutto sempre stressati! Non possiamo vivere in funzione della domenica o delle ferie. Un lunedì mattina mi sono detta: ‘cavoli è lunedì, non vedo l’ora che arrivi sabato’. Dopo averlo pensato mi sono sentita morire. Sono entrata anche io nel vortice ma voglio uscirne.

Con Vera si discuteva appunto dell’organizzare il lavoro in modo da fare dei giorni full time e altri part time e di poter dedicare del tempo serio e costante all’autoproduzione…che è allo stesso tempo utile e terapeutico 🙂

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Ieri per caso, cazzeggiando su youtube ho scoperto che c’era (sottotitolata ovviamente), la seconda stagione di LIP SERVICE, telefilm pieno zeppo di lesbiche. Non vi dirò nulla su questa seconda serie per non rovinarvi la visione semmai voleste vederlo, però voglio dirvi cosa penso:

Io sono fiera di essere me stessa. Fiera di essere una persona semplice e profondamente innamorata. Chi di voi ha avuto modo di conoscermi, anche se solo virtualmente, sa di cosa parlo.

Cosa c’entra Lip Service con me? Beh, anche se surreale come telefilm mi fa sognare un mondo diverso, dove possiamo vivere la nostra identità senza schemi, senza paure, senza copioni da recitare…

Sono felice di ciò che sono: sto costruendo una vita semplice, fatta di cose semplici, con la donna che amo ogni giorno di più….

 

Buona notte….

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In questi giorni, non so perchè, mi torna in mente il passato. Un passato ormai passato, ma che mi fa sempre ‘tremare’, mi mette a volte angoscia.

Da bambina guardavo le mie compagnette e mi sentivo diversa da loro. Proprio non le capivo. Erano ‘strane’. Crescendo, guardavo le mie compagne di scuola e…anche loro strane. Mi sembravano ‘banali’. Le mie amiche avevano il fidanzato, a me piaceva giocare a pallone, ma in qualche modo cercavo di adeguarmie mi facevo piacere ora tizio ora caio per non sentirmi troppo diversa.

La sera, quando andavo a dormire, sognavo di baciare però questa o quella ragazza. Erano sogni, desideri, sensazioni che mi facevano stare bene. Mi rilassavano e dormivo serena.   Avevo qualche fidanzatino, ma per me era più angoscia che altro. Ogni approccio fisico mi lasciava sempre insoddisfatta. Concedermi ad un uomo mi faceva sentire violentata. Quindi evitavo.

Quando all’università conobbi P. la mia vita cambio. Non pensai neanche per un attimo di cucirmi addosso un’etichetta. Non pensavo: sono lesbica. Io mi ero innamorata, per la prima volta. Per la prima volta mi sentivo felice. FELICE. Era amore, e a me questo bastava.

Ne parlavo con le altre colleghe/amiche con semplicità, perchè semplice era quello che provavo. Fin quando… la mia guida spirituale mi disse che era peccato. Ecco cos’ha sporcato la bellezza di ciò che vivevo. Lasciai P. credendo davvero che fosse la cosa giusta. In realtà adesso P. è sposata…quindi forse è stata comunque la cosa giusta.

Misi da parte l’AMORE, e cercai di omologarmi, di standardizzare i sentimenti. Col tempo il ricordo di un amore travolgente lasciò posto solo all’idea di un amore noioso e non appagante per gli uomini.

Quando vidi M. per la prima volta ne rimasi colpita. Una ragazza bellissima. Ma non si poteva. Non si doveva. Ma era una calamita…

Tre anni di sensi di colpa. Di dolore. Poi la storia finì e comunque fu un bene.

Poi arrivò N. e grazie a lei…oggi sono ciò che sono. Da un lato mi dicevo che non potevo, non volevo. Ma dall’altro lato ero già perdutamente innamorata.

Ed eccomi oggi con Vera. Oggi sono una donna libera ( o quasi). Ma quanto dolore!! Quanti anni di lacrime. Ho combattuto con me stessa per circa 15 anni. Ma non ci si può nascondere dietro ad un dito. Non puoi rinnegare ciò che sei, ed essere una persona equilibrata e felice.

Vorrei che nessuno vivesse quello che ho vissuto io. Per questo scrivo e scrivo ancora.

Scrivo per te che ti sei imbattut* impaurit* in questo blog, cercando come un ladro la parola gay, lesbica, transessuale, bisessuale.

Non sei sol*.

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non mi aspettavo che sarebbe  potuto accadere a me…

da tempo era in partenza una lettera con cui avrei parlato di me.

Ebbene….con tanta fatica l’ho fatto.

Scrivere non è stato semplice, l’ho letta e riletta. Col cuore in gola finalmente l’ho spedita…ma, arcano mistero, non è mai arrivata a destinazione.

Non è stata ricevuta da nessuno né è tornata al mittente, semplicemente non so che fine abbia fatto.

Ma non poteva finire così….

Non avevo nessuna intenzione di precipitare i tempi per fare coming out, in genere mi prendo tutto il tempo di cui ho bisogno prima di fare o dire qualcosa, invece certe volte l’imprevisto è dietro l’angolo…quello di casa.

Un bacio rubato tra gli spruzzi delle onde è stato decisivo perché tutto precipitasse…sono precipitata anch’io dall’alto della mia, più o meno, raggiunta stabilità dopo circa un anno e mezzo di psicoterapia.

Non potevo crederci, sentirmi chiamare per nome in quel momento è stato come perdere tutte le mie certezze…scoperta da mia sorella che con tutta la sua chiusura mi ha chiamata “lesbica” senza un briciolo di umanità.

Ma posso pure capirla…non se lo aspettava, non se lo immaginava…una lesbica a casa? Fin quando si parla dei figli o dei fratelli degli altri tutto bene, più o meno.

Il confronto è stato duro, l’incapacità di vedermi con occhi di sorella è stato evidente…il suo sguardo e le sue parole erano taglienti come lame. Pensavo di saper reggere il confronto, ma quando è così forte non reggo…dopo un paio di frasi urlate scambievolmente mi sono chiusa in camera e pensavo che era finita ancor prima di iniziare.

Poi mia madre, a cui è stato rapportato l’accaduto, dice solo che non se lo aspettava…era la delusione in persona, lo sguardo spento, gli occhi bassi.

Mi avevano consigliato di non confermare niente, di negare anche l’evidenza di un bacio..”. Chissà  che hai visto” avrei dovuto dire, ma non ce l’ho fatta…mi sentivo più forte dicendo la verità, così non ho negato…ho detto “un anno di psicoterapia” mi ha ridato il sorriso e fatto sentire bene più di quanto fossi riuscita io e gli altri in quarant’anni.

Non so ancora cosa accadrà, non so ancora quali saranno le loro decisioni nei miei confronti…so comunque che venerdì scorso ho dormito ripetendomi tra le lacrime “sei una donna vera”.

In tutto questo non sono stata sola, lei era ed è con me….la stessa sofferenza, la stessa preoccupazione e tanta dolcezza.

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Dopo aver fatto coming out con mia sorella, le mie amiche mi dicevano: ‘parla con tuo fratello’. A me non passava neanche per l’anticamera del cervello. In fondo io e lui non avevamo mai avuto nulla da spartire. Due estranei nella stessa casa. Un giorno, in uno dei miei tanti viaggi, ero sul treno e non so come sia successo, ma mi sono ritrovata a messaggiare con lui. Tra i tanti discorsi lui mi parlava di donne e del fatto che noi donne siamo ‘strane’. Senza rifletterci su, ad un certo punto, gli ho chiesto: ‘ ma per caso sei gay?’. Lui si è fatto una sonora risata (questo l’ho scoperto dopo) e mi ha detto: ‘no, il fatto che non capisca le donne non vuol dire che sono gay’. Beh, non ha tutti i torti, ma forse in fondo ho fatto a lui la domanda che volevo che mi facesse lui, infatti… ‘e tu?’.

Con le mani tremanti ho risposto: ‘si, sono lesbica’. Ho premuto invio e ho atteso la sua risposta: ‘ti stimo’. Sono rimasta un po’ senza parole e lui ha continuato: ‘ ti ringrazio perchè me l’hai detto…ora capisco tante cose di te…non importa che tu sia innamorata di un uomo o di una donna, quello che importa è che io voglio bene a te e tu vuoi bene a me’.

Non serve aggiungere altro…

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