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Archive for gennaio 2013

La mia Vera è un sogno ed io sono una donna estremamente fortunata. La mia Vera è un angelo e mi aiuta a non perdermi nel caos del mondo.

Come dire…il posto fisso è un…costrutto mentale che i nostri genitori ci hanno messo sottopelle e che è  difficile lasciare.

Qualche sera fa ne discutevamo. Io le dicevo: ‘ ma se ad una delle due arrivasse l’opportunità di un buon posto (fisso) da qualche parte, saremmo pronte a lasciare tutto e partire, lasciare l’incerto per il certo?’. La sua risposta mi ha spiazzato e riscaldato il cuore allo stesso momento: ‘ Ma allora cosa stiamo facendo noi qui? Perchè aspettare? Perchè non ora? Noi abbiamo un sogno, non dobbiamo aver paura di portarlo avanti’.

Ecco, questo è uno di quei momenti in cui mi sento la donna più fortunata dell’universo conosciuto e conosciuto.

 

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Una mia compagna di scuola diceva sempre:’ Oggi mia mamma cucina le polpette dei poveri…le polpette di pane’.

Io ho sempre adorato le polpette di pane raffermo, come le faceva mia nonna…mmmm che ricordi!! La mia mamma le ha sempre fatte, mettendoci l’uovo… mentre io oggi ho voluto fare un esperimento che condivido con voi. Prima di tutto però voglio ringraziare Camiria che proprio ieri mi ha invitata a ‘sperimentare’.

Ingredienti:

Pane raffermo

Patate

Patè di pomodori secchi

Aglio in polvere

Sale

Semi di lino

Farina integrale

Origano

Lietivo alimentare in scaglie

Dado vegetale autoprodotto 😀

Zucchero di canna

Aceto

E’ semplicissimo: mettere il pane in acqua perchè si ammolli. Nel frattempo sbollentare le patate in acqua col dado vegetale in modo che si insaporiscano. Schiacciarle con uno schiacciapatate, e unirle al pane ammolatto e già strizzato. Aggingere semi di lino, origano, lievito alimentare, sale, aglio in polvere, sale e patè di pomodori secchi piuttosto asciutto (cercate di scolare l’olio il più possibile).

Formare delle palline, passarle nella farina integrale (ma credo vada bene qualsiasi tipo di farina) e friggerle. Quando saranno tutte fritte, preparate l’agrodolce, mettendo in un pentolino aceto e zucchero (io mi regolo ad occhio). Mettete le polpette in un tegame da mettere al forno e mettete alla base questo composto agrodolce. Mettere quindi in forno per un paio di minuti.

Ecco il risultato

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Sono in una fase di autoproduzione ‘spinta’…abbiate pietà e sorbitevi le mie foto!

Ho finalmente deciso di provare a fare il dado granulare. Da tempo desideravo farlo ma dicevo sempre: ‘lo farò domani’. Ecco è arrivato il mio domani ed eccomi qua a raccontarlo!!

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Ecco la base:

prendete cipolle, carote, origano, salvia, prezzemolo, sedano (io ho aggiunto anche dei funghi), lavate bene e tagliate a pezzetti.

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Metteteli in una pentola, metterci del sale (il 35% del peso totale delle verdure)  e lasciate che perdano l’acqua e si asciughino più possibile. Dopo trasferite il tutto in una teglia disponendoli in modo che possano asciugare bene.

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Io ho messo ad asciugare nel forno della stufa a legna, lasciando però lo sportello aperto.

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Quando tutto sarà ben asciutto, basta solo frullare e conservare.

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Sono fiera di me…che ve lo dico a fare!!!

Poi sono anche nella fase ‘germogli’. Finalmente sto riuscendo a far germogliare sti piccolini!!! Sto usando due metodi diversi: il barattolo di vetro e una fustella di plastica (quella della ricotta per intenderci). Li curo, li metto alla luce, li bagno…quasi quasi mi pare male mangiarli 🙂

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Ho fatto anche il sapone per la lavatrice in scaglie…ma ve ne parlo la prossima volta!!

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Piccoli Capolavori Culinari

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Broccoletti e funghi

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Cosa bolle in pentola???

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Chi snobba la zuppa di ceci e cipolle (con un po’ di rosmarino) non ha capito nulla della vita

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Cipolla e lattuga romana, quasi pronti ad accogliere il miglio

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zuppa di miglio con cipolla e lattuga romana

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Che bontà!!!

 

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…Per esempio io non capisco chi dice: ‘ ora che vi siete sposati ricordatevi che è per sempre, che la coppia non è un gioco…la convivenza è una cosa seria ecc’ e poi se dico che voglio andare a vivere con Vera mi sento dire: ‘ prova, se non va bene vi lasciate’ oppure ‘ lasciati comunque le porte aperte, sai dovesse arrivare un uomo’.

Per quanto dovrò sentirmi ancora dire velatamente che la mia è una storia di serie B?

Detto ciò posso dire che sono FELICE

FE LI CE

F E L I C E

Non so, devo scriverlo in altro modo??? 🙂

Se mi chiedete il perchè in realtà non saprei dirvelo. So che sono carica di energia positiva. Il BENE mi sta travolgendo e non mi spiace affatto.

Il lavoro procede bene, sono soddisfatta anche se non guadagno moltissimo. Per il nuovo anno ho in mente tante belle cose da fare e fa nulla se non hanno un tornaconto economico: la vita non è fatta solo di soldi, anche se questi ti servono a pagare le bollette.

Qualcuno ha vissuto il 2012 all’insegna dei vampiri energetici, ma io per la prima volta in tanti anni ne sono uscita immune. Sarà che sono così carica di positività che non ho permesso a nessuno di trafiggermi con pensieri e tormenti che non erano di mia competenza!!

Il mio 2012 come dicevo è andato molto bene e i buoni propositi scritti nel gennaio 2012 sono stati tutti rispettati o quasi

Quindi adesso mi tocca scrivere i buoni propositi del 2013!

  1. Cercare di non cadere nel giudizio gratuito
  2. Attenzionare la respirazione e trovare il tempo per stare di più all’aria aperta
  3. Fare ogni giorno esercizi fisici, anche semplici e per pochi minuti (almeno 3 volte a settimana, riprendere con la corsa)
  4. Impegnarmi di più nell’autoproduzione. Preparare ogni settimana o due seitan, pasta, gnocchi, pane, pizza.
  5. Migliorare nella produzione dei detersivi
  6. Cucire una volta per tutte gli assorbenti di stoffa
  7. Prendermi del tempo per ascoltare gli altri, con calma, attentamente
  8. Provare a dedicare parte della mia vita alla mia famiglia che in genere tendo un po’ ad escludere dal mio vivere quotidiano
  9. Curare meglio i rapporti, sentire almeno una volta l’anno alcuni amici dispersi per il mondo
  10. AMARMI ancora di più!!

Direi che sono 10 punti molto concreti, rispetto a quelli dello scorso anno che erano più teorici forse.

In quest’anno ho capito una cosa: nessuno potrà renderti felice se tu per primo dentro di te, non sei pronto per esserlo e non cerchi di fare di tutto per esserlo!

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